IL TESSUTO ADIPOSO “PARLA” CON ALTRI ORGANI. NUOVE PROSPETTIVE PER LA TERAPIA DEL DIABETE E DELL’OBESITÀ?

 Per lungo tempo si è ritenuto che il tessuto adiposo fungesse solo da tessuto inerte di deposito per sostanze grasse, da mobilizzare e utilizzare per fornire energia all’organismo al momento del bisogno. Poi si è compreso che il tessuto adiposo è una vera e propria fabbrica biologica, che produce e libera in circolo una serie di sostanze che partecipano attivamente alla regolazione di importanti funzioni in altri organi, come la leptina che regola assunzione di cibo e consumo energetico nel cervello.
Si scopre ora che il tessuto adiposo produce e invia ad altri organi anche piccoli frammenti di RNA, chiamati microRNA o più semplicemente miRNA. Questi micro-frammenti di RNA circolano nel sangue e raggiungono organi distanti dal tessuto che li produce, dove partecipano alla regolazione della trascrizione genica e quindi della produzione di proteine.
Ricercatori dell’Harvard Medical School in Boston, hanno creato dei topi geneticamente modificati, che non hanno l’enzima necessario per la produzione di miRNA nel tessuto adiposo. Questi topi non producono miRNA, sono più magri dei topi normali e sviluppano insulino-resistenza e intolleranza al glucosio. C’è ancora una lunga strada da percorrere, ma le ricerche degli studiosi di Harvard suggeriscono che in futuro terapie basate sull’utilizzo di miRNA possano rivelarsi utili nel trattamento di malattie complesse come il diabete e l’obesità.

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