UNA TERAPIA IPOCOLESTEROLEMIZZANTE AGGRESSIVA È PIÙ EFFICACE NEL FAR REGREDIRE L’ATEROSCLEROSI CORONARICA

Lo scopo dello studio che vi proponiamo oggi era di esplorare la relazione tra l’intensità dei trattamenti ipolipemizzanti e i cambiamenti temporali del volume della placca coronarica valutati utilizzando la tomografia coronarica computerizzata (CTA). Sono stati esaminati 467 pazienti che si sono sottoposti a CTA ed esami di laboratorio seriali, con intervalli minimi di 2 anni (mediana 3.2 anni). Tra questi sono stati arruolati 147 pazienti con almeno una placca coronarica. Pazienti con valori di colesterolo LDL inferiori a 70 mg/dl hanno mostrato una significativa attenuazione nella progressione della placca in termini di volume rispetto a quelli con valori maggiori o uguali a 70 mg/dl. L’analisi multivariata ha confermato l’associazione tra livelli di colesterolo LDL maggiori o uguali a 70 mg/dl e la progressione annuale della placca. Un’ulteriore conferma che un rigoroso controllo dei livelli di colesterolo LDL attenua in modo significativo la progressione dell’aterosclerosi coronarica.

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