EVOLOCUMAB È EFFICACE E SICURO NEI PAZIENTI CON E SENZA DIABETE, E NON AUMENTA IL RISCHIO DI DIABETE DI NUOVA INSORGENZA

Nello studio FOURIER l’inibitore di PCSK9, evolocumab, ha ridotto il colesterolo LDL e gli eventi cardiovascolari in 27.564 pazienti con malattia aterosclerotica in terapia con statine. La nuova analisi pre-specificata del FOURIER che vi proponiamo oggi ha valutato l’efficacia e la sicurezza dell’evolocumab in base alla presenza (n=11031, 40%) o meno (n=16533, 60%) di diabete nei pazienti reclutati. Nei soggetti non diabetici è stato inoltre valutato l’effetto del farmaco sulla glicemia e il rischio di sviluppare diabete di nuova insorgenza. L’endpoint primario era il composito di morte cardiovascolare, infarto miocardico, ictus e ospedalizzazione per angina instabile o rivascolarizzazione coronarica. L’evolocumab è risultato efficace nel ridurre l’incidenza di eventi cardiovascolari indipendentemente dalla presenza di diabete (riduzione del rischio relativo dell’endpoint primario del 17% nei pazienti diabetici, p=0.0008 e del 13% nei pazienti non diabetici, p=0.0052). Inoltre, nei pazienti non diabetici, la terapia con evolocumab non ha aumentato il rischio di sviluppare diabete di nuova insorgenza (HR 1.05; 95% CI 0.94-1.17). In conclusione, l’inibizione di PCSK9 con l’anticorpo monoclonale evolocumab riduce significativamente il rischio cardiovascolare nei pazienti con e senza diabete senza aumentare il rischio di insorgenza di diabete.

Lancet Diabetes Endocrinol (IF=19.742) 5:941,2017

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