STREET FOOD: IL PANINO CON IL LAMPREDOTTO

Dalla Dietista del Centro, Raffaella Bosisio

A Firenze il panino con il lampredotto è una tradizione ormai consolidata. La pezzatura di pane è chiamata “semella” e viene riempita di trippa. Presso i “banchini” dei trippai si adoperano, a differenza di altre ricette che vedono impiegati tutti i prestomaci del bovino, solo la parte dell’apparato digerente chiamato abomaso. Questo comprende una parte magra, la gala, molto saporita, e la spannocchia, più grassa e con un sapore più delicato. Viene chiamato lampredotto perché ai fiorentini il colore scuro e le creste dell’abomaso ricordano la lampreda, un tipo di anguilla considerata cibo sopraffino, un tempo diffusa in Arno e consumata, durante il Rinascimento, dalle classi più ricche. I poveri dovevano accontentarsi di prodotti di scarto dei macelli: il “quinto quarto” cioè le parti meno nobili. Il lampredotto è reperibile in ogni angolo di Firenze, è un piatto poverissimo bollito con odori e servito con il pane inzuppato con il sugo di cottura.

Un panino. Kcal 145,00; carboidrati 35,40 g; proteine 13,63 g; lipidi 3,67 g (saturi 1,30 g; polinsaturi 0,28 g; monoinsaturi 1,49 g); fibra 1,9 g.

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