NEI GIOVANI MENO SONNO, PIÙ SOVRAPPESO

Dieta ed esercizio fisico; ma nella lotta all’obesità anche un po’ di sonno aiuta a combattere quella che è ormai considerata un’epidemia. Lo dimostra una meta-analisi dell’Università di Warwick, nel Regno Unito, in cui i ricercatori hanno analizzato i risultati di oltre quaranta studi, ribadendo come dormire poco aumenti il rischio di obesità, nei bambini quanto negli adolescenti.

I dati raccolti in oltre 75 mila giovani, suddivisi in quattro classi d’età, dimostrano che in ciascuna di esse una ridotta durata del sonno si associa a una maggiore incidenza di sovrappeso e obesità: +40% nella classe 0-3 anni; +57% nei 3-9 anni; +123% nei 9-12 anni; +30% nei 12-18 anni. Mediamente, tra i giovani di tutte le età, chi dormiva poco aveva una probabilità maggiore del 58% di diventare sovrappeso o obeso.
Una buona igiene del sonno – dalle 12-16 ore fino ai 12 mesi di età, per poi diminuire gradualmente fino alle 8-10 ore nell’età dell’adolescenza e fino ai 18 anni, è da tempo considerata essenziale per mantenersi in salute e scongiurare il rischio di obesità e patologie correlate, quali malattie cardiovascolari e diabete di tipo 2. Combinando evidenze provenienti da studi prospettici che si sono collezionati negli ultimi anni, che non si limitano a raccontare dell’associazione tra obesità e carenza di sonno, quanto piuttosto di come la mancanza di sonno possa precedere l’obesità, questa meta-analisi fornisce una prova aggiuntiva a sostegno della possibile causalità tra carenza di sonno e aumento di peso.

Sui meccanismi che potrebbero spiegare questa possibile relazione causale si possono avanzare solo ipotesi, sulla base dei risultati di studi sperimentali condotti per periodi di breve durata. La mancanza di sonno nel breve termine provoca uno sbilanciamento negli ormoni che regolano l’appetito, come la grelina e la leptina, favorendo l’aumento dell’appetito. Si associa anche a una riduzione del metabolismo energetico basale e al rischio di insulino-resistenza, a sua volta associata a obesità e diabete. Inoltre, veglia prolungata e ritardo nell’addormentamento, i motivi principali della mancanza di sonno nei ragazzi, sono spesso associati a mancanza di attività fisica. Il sonno non è uno stato passivo ma attivo in cui avvengono passaggi rilevanti per la consolidazione della memoria e il controllo dei processi metabolici e omeostatici. Il messaggio per genitori e giovani è quello di sempre: la sera meglio a letto presto.

Sleep (IF=4.923) 2018 Apr 1;41(4). doi: 10.1093/sleep/zsy018.

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