UN PO’ DI ALCOL FA BENE (AL CUORE), TROPPO FA MALE. MA DOVE SI PONE IL CONFINE?

Bere troppo alcol accorcia la vita. Ma di quanto? Un team internazionale di ricercatori, che ha appena pubblicato uno studio sulla rivista Lancet, ha cercato di rispondere a questa domanda analizzando 83 studi condotti in 19 Paesi sviluppati (incluso il nostro), per un totale di quasi 600000 individui consumatori di alcol, nessuno dei quali soffriva di malattie cardiovascolari. Metà dei consumatori aveva riferito di consumare più di 100 gr di alcol settimanali, e l’8,4% superava i 350 gr.

Il consumo di alcol non ha effetto sulla longevità fino a quando il consumo settimanale supera i 100 gr (Figura 1), una quantità che corrisponde grosso modo a cinque o sei bicchieri di vino (di gradazione alcolica media), di gran lunga al di sotto alla soglia raccomandata in molti Paesi, come Stati Uniti, Portogallo, Spagna e la stessa Italia. A differenza del Regno Unito, dove la soglia è stata recentemente abbassata a 6 bicchieri a settimana per uomini e donne, in linea con i risultati dello studio. Poi, all’aumentare del consumo di alcol corrisponde un riduzione della longevità: uno-due anni di vita in meno per chi consuma 200-350 gr di alcol a settimana, e quattro-cinque anni per chi va oltre i 350 gr settimanali, circa 18 bicchieri in 7 giorni. L’analisi dimostra che bere alcolici a livelli ritenuti sicuri è in realtà legato a una minore aspettativa di vita. Molto particolare la relazione tra consumo di alcol e malattie cardiovascolari, come infarto miocardico, coronaropatia e ictus. La curva che descrive la relazione tra consumo di alcol e sviluppo di queste malattie ha una tipica forma a U; consumare fino a 100 gr riduce progressivamente l’incidenza di malattie cardiovascolari, che poi risale in chi supera questa soglia (Figura 1).

Se si analizzano separatamente le varie malattie cardiovascolari si nota che un moderato consumo di alcol riduce il rischio di infarto, ma non di ictus o insufficienza cardiaca, che invece aumenta linearmente all’aumentare del consumo, anche al di sotto della soglia di 100 gr settimanali (Figura 2). La diverse relazioni tra consumo di alcol e vari tipi di malattie cardiovascolari potrebbero essere spiegate, almeno in parte, dall’effetto dell’alcol sulla pressione sanguigna e sul colesterolo HDL, che tendono ad aumentare con l’aumento del consumo.

 

Lancet (IF=47.831) 391:1513, 2018

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