L’ATTIVITÀ FISICA PUÒ RALLENTARE IL DETERIORAMENTO COGNITIVO

Gli anziani che presentano già un deterioramento cognitivo, ma non demenza, potrebbero trarre giovamento, per quanto riguarda la capacità di pensiero, dal praticare un’attività fisica aerobica come camminare o andare in bicicletta qualche volta a settimana.
I ricercatori, guidati da James Blumenthal del Duke University Medical Center di Durham, North Carolina, hanno studiato 160 adulti, con un’età media di 65 anni, sedentari e con deterioramento cognitivo, ma senza demenza. I partecipanti sono stati assegnati in modo randomizzato a 4 gruppi: 1) attività fisica aerobica tre volte a settimane, 2) counseling nutrizionale e dieta sana per il cuore, 3) attività fisica aerobica e counseling nutrizionale, 4) gruppo di controllo, che non ha cambiato abitudini alimentari o motorie.
I partecipanti assegnati al gruppo (1) hanno svolto tre sessioni settimanali di 45 minuti, composte da 10 minuti di riscaldamento e 35 minuti di attività come camminare, fare jogging o andare in bicicletta. Per i primi tre mesi, si sono allenati al 70% della loro frequenza cardiaca massima, mentre per i successivi tre mesi lo hanno fatto all’80%.
I soggetti nel gruppo (2) sono state informati su come seguire la dieta DASH, che prevede un’alimentazione povera di sodio e ricca di fibre con molta frutta e verdura, fagioli, noci, latticini a basso contenuto di grassi, cereali integrali e carni magre. L’end-point primario era costituito da un composto di misure derivate da vari tests che valutavano diverse funzione cognitive (come capacità di pensiero, linguaggio, memoria…).
I soggetti nel gruppo di controllo non hanno mostrato miglioramenti nelle funzioni cognitive; di fatto, in media, le loro funzioni sono leggermente calate, l’equivalente di sei mesi di invecchiamento. La sola dieta DASH non ha influito sulle capacità cognitive, che sono migliorate invece nei soggetti assegnati al gruppo (2), un miglioramento equivalente all’annullamento di quasi nove anni di invecchiamento. In particolare, l’attività fisica ha migliorato capacità di pensiero note come funzioni esecutive, che riguardano la capacità di  controllare il proprio comportamento, prestare attenzione, organizzare idee e raggiungere obiettivi; non ha invece migliorato la memoria. I miglioramenti più evidenti delle funzioni cognitive sono stati osservati negli individui del gruppo (3), che hanno seguito il programma di attività fisica e dieta DASH, indicando che la dieta potrebbe potenziare gli effetti dell’attività fisica.
Attualmente non esistono terapie mediche approvate per fermare o annullare il deterioramento cognitivo legato all’età; questo studio dimostra che cambiamenti nello stile di vita possono ritardare di alcuni anni il decadimento di alcune funzioni cognitive.

Neurology (IF=8.055) Dec 2018, doi: 10.1212/WNL.0000000000006784

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *