DIABETE MELLITO: IL RISCHIO È NELL’ARIA

L’esposizione a lungo termine al particolato fine (con un diametro inferiore a 2,5 μm; PM2.5) si associa a un incremento significativo nell’incidenza di eventi cardiovascolari, specialmente nel sud-est asiatico, dove la maggior parte dei Paesi è alle prese con il problema di un serio inquinamento dell’aria. Lo studio che vi proponiamo oggi ha indagato gli effetti a lungo termine dell’esposizione a PM2.5 sull’incidenza di diabete di tipo 2 in una popolazione di adulti in Taiwan. 147.908 individui non diabetici, di almeno 18 anni di età, sono stati reclutati tra il 2001 e il 2014 in uno studio longitudinale di coorte in cui venivano sottoposti a visite mediche periodiche e ad almeno due misurazioni della glicemia a digiuno. L’incidenza di diabete di tipo 2 è stata definita come riscontro di glicemia a digiuno ≥7 mmol/L (≥125 mg/dL) o come diagnosi medica di diabete segnalata nei successivi appuntamenti. La concentrazione di PM2.5 nell’abitazione di ciascun partecipante è stata stimata utilizzando misurazioni satellitari con una risoluzione di 1×1 km2. La media biennale delle concentrazioni di PM2.5, ottenuta stimando i relativi valori nell’anno della visita di riferimento e in quello antecedente, è stata considerata un indicatore dell’esposizione a lungo termine all’inquinamento atmosferico da PM2.5. Dopo correzione per una vasta gamma di covariate (età, genere, scolarità, stagionalità, anno, abitudine al fumo, consumo di alcool, attività fisica, assunzione di verdura e frutta, esposizione professionale, BMI, ipertensione e dislipidemia), il rischio di diabete tra i partecipanti esposti al secondo, terzo e quarto quartile di PM2.5 ambientale era significativamente più elevato rispetto a quello dei partecipanti nel primo quartile (HR rispettivamente pari a 1.28, IC 95% 1.18-1.39; 1.27, IC 95% 1.17-1.38; 1.16, IC 95% 1.07-1.26). I partecipanti che riferivano un consumo alcolico occasionale o regolare (più di una volta alla settimana), o che avevano un BMI <23 kg/m2 risultavano più sensibili agli effetti a lungo termine dell’esposizione a PM2.5 ambientale. Gli autori concludono a favore di un rischio più elevato di sviluppare diabete di tipo 2 tra individui esposti a lungo termine a PM2.5 ambientale. L’impatto sulla salute dell’inquinamento atmosferico, specchio di precisi modelli economici, non deve essere trascurato.

Diabetologia (IF=6.023) 2019 Jan 31. doi: 10.1007/s00125-019-4825-1

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