DIETA VEGETARIANA O VEGANA? AUMENTA IL RISCHIO DI FRATTURE OSSEE

Una alimentazione vegetariana o vegana aumenta il rischio di fratture ossee. È quanto emerge da uno studio condotto da ricercatori delle Università britanniche di Oxford e Bristol, che hanno analizzato i dati relativi all’alimentazione di un campione di oltre 54000 persone, raccolti negli anni dal 1993 al 2001. 29830 individui erano onnivori, 15499 vegetariani e 1892 vegani. Durante il follow-up, terminato nel 2010, sono state registrate 3941 fratture ossee a braccia (566), polsi (889), anche (945), gambe (366), caviglie (520), o altre sedi (467). È emerso che i vegetariani e i vegani avevano un rischio aumentato del 9% (HR 1.09; 95%CI 1.00-1.19) e del 43% (HR 1.43; 95%CI 1.20-1.70) di fratture ossee rispetto a chi seguiva un’alimentazione onnivora.

La causa, ipotizzano gli autori, sarebbe da ricercare nel ridotto apporto di proteine nobili e calcio.  Le proteine in grado di innescare la sintesi proteica sono, infatti, principalmente le proteine nobili di carne, pesce, uova e formaggi, fonte quest’ultimi anche di calcio.
Lo studio ha però un importante limite: gli autori infatti non hanno distinto tra fratture dovute a cadute accidentali e fratture spontanee. Un conto è una frattura dovuta con sicurezza a un deficit di minerali o a una salute ossea precaria; altra cosa sono le fratture provocate da un forte trauma.

BMC Med (IF=6.782) 18:353,2020.  doi: 10.1186/s12916-020-01815-3.

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