Mangiare un’insalata al giorno mantiene il cervello più giovane di una decina d’anni e protegge dalla demenza. Lo dimostrano i risultati di uno studio prospettico pubblicati su Neurology dai ricercatori del Rush University Medical Center di Chicago. La ricerca ha interessato 960 individui di età compresa tra i 58 e i 99 anni, arruolati nel Memory and Aging Project, uno studio avviato alla fine degli anni ’70 presso il Knight Alzheimer’s Disease Research Center della Washington University. Ai partecipanti veniva richiesto di compilare un questionario sulle abitudini alimentari per un periodo di cinque anni; ogni anno venivano sottoposti a una valutazione neuropsicologica. I risultati evidenziano che le persone che consumano regolarmente vegetali a foglia hanno un’età cerebrale di circa 11 anni più giovane rispetto ai non consumatori. Facile pensare all’esistenza di un bias di ‘salutismo’, ovvero che questo risultato potrebbe essere il frutto non solo del consumo elevato di insalate, ma anche di altri comportamenti salutari ad esso associati. Gli autori dello studio dimostrano tuttavia che i vantaggi dell’insalata si mantengono anche dopo aver considerato possibili fattori confondenti quali livello di istruzione, attività fisica, consumo di alcol, fumo di sigaretta, obesità e depressione. Il merito di questa azione anti-aging cognitiva secondo gli autori potrebbe essere dovuto ad alcune sostanze contenute in questi alimenti e in particolare a fillochinone (vitamina K), luteina, folati, alfa-tocoferolo (vitamina E) e kampferolo. In attesa che futuri studi identifichino i componenti bioattivi e i meccanismi responsabili dell’effetto anti-invecchiamento, gli autori consigliano di inserire nel menu giornaliero una bella insalata, corredandola anche di altri alimenti con proprietà anti-ossidanti.
Neurology (IF=8.320) 90:e214,2018