TUMORE DEL FEGATO. QUANTO CONTA QUELLO CHE MANGIAMO?

Cereali integrali e fibre possono ridurre il rischio di tumore del fegato? È questa la domanda alla quale ha cercato di rispondere uno studio osservazionale americano dopo aver seguito le abitudini alimentari di oltre 125mila individui per 24 anni. I ricercatori hanno analizzato caratteristiche (BMI, diabete di tipo 2) e stili di vita (attività fisica, abitudine al fumo, assunzione di alcool) di oltre 77 mila donne e 48 mila uomini di età media pari a 63 anni. E hanno focalizzato la loro attenzione in particolare sull’assunzione di alcuni alimenti come cereali, crusca, frutta e verdura, effettuando lungo tutta la durata della ricerca dei controlli ogni quattro anni. Nel corso del follow-up sono stati riscontrati 141 casi (70 donne e 71 uomini) di carcinoma epatocellulare, la forma più comune di tumore del fegato. Un maggior apporto alimentare di cereali integrali è associato a un minor rischio di sviluppare questo tipo di tumore (HR, 0.63; 95% CI, 0.41-0.96; P = .04); non è stata invece riscontrata un’associazione significativa tra assunzione di frutta e verdura e rischio di epatocarcinoma. L’assunzione di cereali integrali e fibre è stata già associata a un ridotto rischio di tumore al colon, verosimilmente perché il consumo di fibre determina una maggiore velocità del transito intestinale e quindi un minor contatto delle eventuali sostanze cancerogene presenti nei cibi con l’intestino.
Nel caso dell’epatocarcinoma, lo stile di vita alimentare non deve essere sottovalutato perché fattori come l’obesità, ma anche il sovrappeso e il colesterolo alto possono aumentare il rischio di accumulo di grasso nel fegato, con conseguente steatosi epatica e in alcuni casi steatoepatite, la forma più grave e uno dei principali fattori di rischio dell’epatocarcinoma. Mentre un paziente affetto da epatite è riconosciuto formalmente come paziente a rischio di carcinoma del fegato ed è quindi soggetto a una sorveglianza periodica dell’organo, molti pazienti obesi o diabetici sfuggono a questi controlli e la diagnosi del tumore al fegato avviene più tardivamente.

JAMA Oncol (IF=20.871) February 21, 2019. doi:10.1001/jamaoncol.2018.7159

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