Dalla Dietista del Centro, Raffaella Bosisio
Conosciuta dai greci, che commerciavano questo frutto per tutto il mediterraneo, furono i romani a diffondere il castagno per tutta l’Europa. Le castagne hanno un notevole contenuto di carboidrati complessi (81,4%) che le rende dei validi sostituti di molti cereali. Chiamate per questo “il pane dei poveri” hanno sostenuto per secoli l’economia delle popolazioni montane. SI consumano bollite (ballotta) o arrostite (arrostite) preferendo la qualità denominata marroni. Dalle castagne più piccole, meno pregiate, si ricava la farina che viene usata in sostituzione di farine più pregiate. Per secoli questa modalità di alimentazione, specialmente nei periodi di carestia, è stata fondamentale per le genti degli Appennini dove è nata la professione di castagnatores cioè contadini addetti alla raccolta e alla lavorazione delle castagne. Ancora oggi sopravvivono in tutto l’appennino i tecci, piccole costruzioni di pietra dove venivano posti dei graticci di legno sotto ai quali veniva acceso un fuoco alimentato dalla potatura dei castagni. Man mano che aumentava la raccolta delle castagne, aumentava anche il numero di graticci: l’affumicatura poteva durare anche due mesi. Questo faceva sì che le castagne potessero essere macinate al bisogno. Ricca di fibra, di fosforo e potassio, la castagna è facilmente digeribile e può essere una buona fonte di carboidrati nelle persone intolleranti ai cereali.
LA RICETTA. Minestra di castagne
Ingredienti (4 persone): g. 500 di castagne, 1 costa di sedano, un porro, una carota, una cipolla, sale pepe, g. 15 di olio di oliva extravergine. Fare un brodo vegetale con tutte le verdure. Dopo aver bollito le castagne, sbucciarle e unire la polpa al brodo filtrato. Aggiustare di sale e pepe e servire con un filo di olio extravergine. Buon appetito
Kcal (per porzione): 248,7. Proteine: 5,32 g. Lipidi: 6,107 g; saturi 0.99 g; insaturi 1,23 g; monoinsaturi 3,63 g. Carboidrati: 46,09 g. Fibra: 11,13g.