La popolarità delle e-cig è in crescita, sia tra i fumatori che tra i giovani che non hanno mai fumato prima, anche perché da molti vengono viste come un’alternativa a basso rischio al fumo di sigaretta. In realtà, vista la loro recente introduzione, sono ancora scarsi gli studi sulla sicurezza con follow up a lungo termine. Al contrario, continuano ad accumularsi evidenze su una serie di effetti biologici indotti dalle e-cig, che sembrano smentire la tesi della loro presunta innocuità.
L’ultimo in ordine di tempo è stato pubblicato dai ricercatori della University of North Carolina. Lo studio aveva l’obiettivo di valutare l’effetto delle sigarette elettroniche sulle vie aeree, mettendo a confronto l’escreato di utilizzatori di e-cig, di fumatori di sigarette tradizionali, e di non fumatori. I campioni biologici sono stati sottoposti ad analisi di proteomica quantitativa, determinando la concentrazione delle mucine MUC5AC e MUC5B; è stata inoltre determinata la formazione di NET (Neutrophil Extracellular Trap, cioè filamenti di materiale nucleare derivato dai neutrofili e immesso nell’ambiente extracellulare in risposta a stimoli infiammatori).
Gli utilizzatori di e-cig hanno mostrato un significativo aumento delle proteine correlate allo stress ossidativo e alla detossificazione aldeidica, rispetto ai non fumatori. Sempre negli utilizzatori di e-cig sono aumentate le proteine dell’immunità innata associate alla broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), quali elastasi e metalloproteinasi-9. Una caratteristica unica, rilevata nell’escreato degli utilizzatori di e-cig, è l’aumento significativo di proteine NET e di proteine correlate ai granulociti neutrofili (mieloperossidasi, azurocidina, protein-arginina deaminasi 4). I neutrofili circolanti degli utilizzatori di e-cig mostrano inoltre un’aumentata sensibilità alla NETosi (un processo immunitario innescato da stimoli infiammatori, che provoca il rilascio da parte dei neutrofili di una specie di ‘rete’ di materiale nucleare nell’ambiente extra-cellulare) indotta da PMA (forbolo miristato acetato). Sia nei fumatori di sigarette che di e-cig è stata infine rilevata un’elevata concentrazione di mucina MUC5AC, cioè un’alterata composizione del muco.
I risultati descrivono nei consumatori di e-cig un’alterata risposta dell’immunità innata del polmone, con effetti in parte comuni con quelli prodotti dal fumo tradizionale e altri del tutto peculiari ed esclusivi delle e-cig. Sono risultati che mettono in serio dubbio la tesi che vuole le e-cig un’alternativa più salutare del fumo di tabacco tradizionale e che meritano un’attenta riflessione.
Am J Respir Crit Care Med (IF=13.204) 197:492, 2018