Queste sono le conclusioni a cui sono giunti i ricercatori dell’Università del Colorado, USA, che hanno valutare il rischio di sviluppare eventi cardiovascolari e degli arti nei pazienti con arteriopatia periferica (PAD) e diabete rispetto a quelli con sola PAD. Nell’ambito dello studio EUCLID (Examining Use of Ticagrelor in Peripheral Artery Disease), 13.885 pazienti con PAD sintomatica sono stati seguiti per una media di 30 mesi, con un endpoint primario costituito da un evento cardiovascolare maggiore (MACE) (morte cardiovascolare, infarto miocardico, ictus ischemico). 5.345 pazienti (38.5%) erano diabetici; la maggioranza (n = 5.134 [96,1%]) presentava diabete di tipo 2.
L’endpoint primario si è verificato nel 15.9% dei pazienti con PAD e diabete rispetto al 10.4% di quelli senza diabete (differenza assoluta di rischio 5.5%, HR: 1.56, 95% CI: 1.41-1.72; p <0,001). Ogni aumento dell’1% di HbA1c era associato a un aumento del 14.2% del rischio relativo per MACE (IC 95%: 1.09-1.20; p <0,0001).
J Am Coll Cardiol (IF=16.834) 72:3274,2018