DONATORI DI RENE A RISCHIO DI IPERTENSIONE

Secondo i risultati dello studio in corso WHOLE-Donor, i donatori di rene presentano un maggior rischio di sviluppare ipertensione. La donazione di rene da vivente è da tempo legata a un rischio aumentato di malattia renale allo stadio terminale (ESKD), che nella maggior parte dei casi deriva dall’ipertensione. Non è ancora chiaro come l’ipertensione si sviluppi e progredisca nei donatori di rene viventi rispetto ai non donatori.
Ricercatori della Johns Hopkins University School of Medicine di Baltimora, USA, hanno valutato il rischio a lungo termine di ipertensione in 1.295 donatori di rene viventi e in 8.233 non donatori sani. I dati sono stati estrapolati dalle coorti dell’Atherosclerosis Risk in Communities (ARIC) e del Coronary Artery Risk Development in Young Adults (CARDIA).

 

Al follow-up del quindicesimo anno, l’8% dei non donatori caucasici e il 9% di quelli afroamericani aveva sviluppato ipertensione, rispetto al 23% dei donatori di rene caucasici e al 42% dei donatori afroamericani. A prescindere dall’etnia, la donazione di rene è stata associata a un aumento del 19% del rischio di ipertensione. Occorre un maggiore sforzo per individuare le opportunità e le pratiche migliori per prevenire, riconoscere e gestire l’ipertensione nei donatori di rene viventi.

Clin J Am Soc Nephrol (IF=6.243) 14:1493,2019

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