RIDUZIONE DEI TRIGLICERIDI ED EVENTI CARDIOVASCOLARI

I ricercatori del Brigham and Women’s Hospital, Harvard Medical School di Boston, USA hanno condotto una revisione sistematica e una metanalisi degli effetti di tre terapie ipolipemizzanti che riducono i trigliceridi: fibrati, niacina e acidi grassi omega-3. Sono stati inclusi un totale di 197.270 partecipanti provenienti da 24 studi di terapia non statinica con 25.218 eventi vascolari maggiori e 177.088 partecipanti da 25 studi di terapia con statine con 20.962 eventi vascolari maggiori, per un totale di 374.358 pazienti e 46.180 eventi. L’end-point primario è il rapporto di rischio (RR) per eventi vascolari maggiori associati a riduzioni assolute dei parametri lipidici.

In un modello di meta-regressione multivariata, che includeva sia LDL-C che trigliceridi, il RR è stato di 0.80 (95%CI 0.76-0.85) per ogni 1mmol/L (0.79 per 40 mg/dL) di riduzione di LDL-C e 0.84 (95%CI 0.75-0.94) per ogni 1mmol/L (0.92 per 40 mg/dL) di riduzione dei trigliceridi. Per quanto riguarda la dose di omega-3, ad ogni grammo di acido eicosapentaenoico somministrato ha corrisposto una riduzione del rischio relativo di eventi cardiovascolari maggiori del 7% (RR 0.93; 95% CI 0.91-0.95), mentre non è stata riscontrata un’associazione significativa tra dose di acido docosaesaenoico e riduzione di eventi (RR 0.96; 95% CI 0.89-1.03).

Circulation (IF=23.054) 140:1308,2019

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