Sostituire le proteine animali con quelle vegetali riduce la mortalità per tutte le cause e per malattie cardiovascolari. I ricercatori del National Cancer Institute hanno analizzato i dati relativi a 237.036 uomini e 179.068 donne che hanno partecipato al U.S. National Institutes of Health-AARP Diet and Health Study dal 1995 al 2011. L’età mediana (SD) era di 62,2 anni (5,4) per gli uomini e 62,0 (5,4) per le donne. Nel complesso, l’assunzione mediana di proteine alimentari da tutte le fonti rappresentava il 15,3% delle calorie giornaliere, con il 40% delle proteine derivanti da fonti animali e il 60% da fonti vegetali. Durante il follow-up di 15,5 anni sono deceduti 49.297 uomini e 28.317 donne.
Negli uomini, l’assunzione di 10 grammi in più di proteine vegetali per 1.000 calorie giornaliere si associa a un rischio inferiore di mortalità per tutte le cause (HR=0,88) e di mortalità per malattie cardiovascolari (HR=0,88). Nelle donne, l’assunzione dello stesso quantitativo di proteine vegetali per 1.000 calorie si associa a una mortalità inferiore per tutte le cause (HR=0,86), per malattie cardiovascolari (HR=0,83) e per cancro (HR=0,91). Inoltre, la sostituzione del 3% delle calorie derivanti da proteine animali con calorie da proteine vegetali si associa a una mortalità per tutte le cause inferiore del 10% sia negli uomini che nelle donne, nonché a una ridotta mortalità per malattie cardiovascolari (11% negli uomini e 12% nelle donne). La riduzione maggiore nella mortalità per tutte le cause è stata osservata quando le proteine vegetali hanno sostituito le proteina dell’uovo (HR 0,76 e 0,79 per uomini e donne); poi la sostituzione di proteine da carne rossa (HR 0,87 e 0,85) e da latticini (HR 0,92 per entrambi). I risultati si sono mantenuti quando i partecipanti sono stati suddivisi in sottogruppi in base a status di fumatore, diabete, consumo di frutta, uso di integratori vitaminici e stato di salute autosegnalato.
JAMA Intern Med (IF=18.652) 2020 Jul 13:e202790.