I ricercatori della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli e della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica di Roma hanno effettuato una revisione dei dati pubblicati nella letteratura scientifica riguardanti l’efficacia e la sicurezza di 42 prodotti erboristici (fitoterapici) utilizzati da pazienti (spesso senza aver informato il proprio medico) affetti da ipertensione arteriosa, ipercolesterolemia, cardiopatia ischemica. È bene qui ricordare che, a differenza di quanto avviene per i farmaci, la commercializzazione di prodotti erboristici non è sottoposta ad alcun controllo di efficacia e sicurezza (dimostrabili attraverso complicati e costosi studi clinici) e non richiede l’approvazione da parte di agenzie nazionali o sovranazionali.
I risultati della ricerca dimostrano che l’uso di prodotti erboristici (quali per esempio aglio, olio di semi di lino, semi d’uva, biancospino, ginseng, the verde, soia) non è supportato da un’adeguata evidenza scientifica, soprattutto per quanto riguarda l’efficacia nell’uomo. Questi prodotti sono peraltro soggetti a rischi, derivanti dall’interazione con altri farmaci, o da contaminazioni con sostanze potenzialmente tossiche. I ricercatori concludono auspicando che i medici indaghino l’uso di fitoterapici da parte dei propri pazienti, informandoli accuratamente dei possibili benefici e rischi derivanti dall’utilizzo di questi prodotti.
Journal of the American College of Cardiology 69:1188-1199,2017