
La definitiva approvazione da parte del Parlamento europeo è ritenuta molto probabile, in quanto la decisione di restringere la vendita di tali prodotti è stata proposta dalla Commissione Europea dopo un parere scientifico rilasciato dall’EFSA, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare con sede a Parma.
Secondo tale parere, l’assunzione di tali prodotti ha fatto registrare reazioni avverse simili a quelle evidenziate dopo l’assunzione di un farmaco (lovastatina) utilizzato per ridurre il colesterolo nel sangue. Sono anche state sollevate preoccupazioni di carattere sanitario per la mancanza di chiare evidenze scientifiche che possano escludere effetti negativi dall’uso concomitante di tale nutraceutico con alimenti e farmaci che inibiscono l’enzima (CYP3A4) coinvolto nel metabolismo della monacolina.
Sono oggi in commercio ben 638 prodotti contenenti monacolina; per molti di essi non è nemmeno noto l’effettivo contenuto di monacolina. Tutto questo a sottolineare ancora una volta l’assoluta necessità di prestare attenzione nell’acquisto di nutraceutici non bene caratterizzati.