L’IPERCOLESTEROLEMIA È UN FATTORE DI RISCHIO PER LA SLA

La SLA (sclerosi laterale amiotrofica) è una malattia degenerativa progressiva che colpisce i motoneuroni cerebrali e del midollo spinale che controllano il movimento muscolare volontario, compromettendo il movimento degli arti, la fonazione, la deglutizione. La SLA colpisce circa 5000 persone in Italia. Attualmente non esiste alcuna cura della SLA, ma vari fattori sono stati associati al suo sviluppo, come alcuni geni, lo stile di vita, i traumi e l’attività sportiva.
Lo studio che vi proponiamo oggi ha utilizzato la tecnica della randomizzazione mendeliana, che permette di valutare la relazione causale tra polimorfismi genetici che alterano variabili fenotipiche e rischio di malattia. Questa tecnica di analisi elimina i fattori confondenti e permette di studiare l’effetto predisponente a una malattia dell’esposizione a variabili genetiche-fenotipiche per l’intera vita dell’individuo, e non per un periodo limitato.
Le analisi sono state condotte su 20.806 casi di SLA e 59.804 controlli, e hanno esaminato 10.031.630 varianti geniche associate a 889 ‘tratti’, che includono un’ampia gamma di caratteristiche fisiologiche e di fenotipi di malattia. Ciascun tratto è stato analizzato separatamente per determinare la relazione causale con l’insorgenza di SLA.
Questa analisi metodologicamente molto complessa ha rivelato che elevati livelli di LDL-colesterolo sono un fattore di rischio indipendente per la SLA, e aumentano del 7.5% la probabilità di sviluppare la malattia. Il fumo di sigaretta e un’intensa attività fisica sono pure fattori di rischio per la SLA, mentre un’attività fisica moderata e un maggiore livello di istruzione sono fattori protettivi per la malattia.

Ann Neurol (IF=10.250) 2019 Feb 5. doi:10.1002/ana.25431.

 

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