In cardiologia si parla spesso, soprattutto ultimamente, di differenze di genere nella presentazione e nella prognosi delle malattie cardiovascolari. Un recente studio del Brigham and Women’s Hospital, Harvard Medical School, ha analizzato dati relativi a pazienti che hanno avuto un infarto miocardico (IMA) in giovane età (≤ 50 anni) nel 2000-2016. In totale sono stati inclusi 2097 pazienti (404 donne, 19%; età media 44,0±5,1 anni). Il profilo dei fattori di rischio era simile tra maschi e femmine, sebbene le donne diabetiche fossero più degli uomini (23,7% vs 19,9%). Le donne venivano in media sottoposte meno frequentemente a coronarografia e rivascolarizzazione percutanea.
Non sono state osservate differenze significative nella mortalità intraospedaliera, ma le donne che superavano l’evento acuto presentavano un mortalità da tutte le cause più elevata rispetto agli uomini (HR 1,63; p=0,01; follow up mediano di 11 anni). Questo studio rappresenta la più vasta analisi ad aver esaminato le differenze nell’outcome a lungo termine tra uomini e donne che hanno avuto un infarto del miocardio.
Eur Heart J (IF=22.673) 2020 Oct 13:ehaa662. doi:10.1093/eurheartj/ehaa662