I risultati degli studi clinici con gli inibitori di PCSK9 hanno destato la preoccupazione che l’utilizzo di questi farmaci o i bassi livelli di colesterolo LDL che derivano dal loro uso potessero associarsi a deficit cognitivi.
In un sottogruppo di pazienti provenienti dal FOURIER, uno studio randomizzato, controllato con placebo, che ha testato l’efficacia e sicurezza di evolocumab (un anticorpo monoclonale anti-PCSK9) in aggiunta alla terapia statinica, è stata valutata la funzione cognitiva utilizzando la Cambridge Neuropsychological Test Battery. Le valutazioni della funzione cognitiva sono state eseguite all’inizio dello studio, alla settimana 24, a un anno e alla fine dello studio. Sono stati seguiti 1204 pazienti per 19 mesi; la variazione media (± SD) rispetto al basale dell’indice delle funzioni esecutive era -0.21 ± 2.62 nel gruppo evolocumab e -0.29 ± 2.81 nel gruppo placebo (P<0.001 per la non-inferiorità; P=0.85 per la superiorità). Non vi erano differenze significative tra i due bracci di randomizzazione negli indici della memoria e della velocità psicomotoria. Un’ulteriore analisi ha dimostrato che i livelli di colesterolo-LDL non erano associati a cambiamenti della funzione cognitiva.
N Engl J Med (IF=72.406) 377:633,2017