Esistono nel mondo delle aree geografiche in cui la percentuale di centenari è particolarmente elevata; tra queste la Sardegna e Ikaria in Grecia. A Ikaria è stato condotto uno studio epidemiologico (the IKARIA study) che aveva come scopo di evidenziare le caratteristiche individuali e le abitudini di questa popolazione di eccezionale longevità.
Lo studio conferma che adeguati stili di vita possono rallentare l’invecchiamento cardiovascolare e promuovere la longevità.
1. Alimentazione. Si conferma che la cosiddetta “dieta mediterranea”, tipica delle popolazioni italiane e greca, oltre a influenzare i classici fattori di rischio cardiovascolare (sovrappeso, diabete, dislipidemia e ipertensione), ha effetti positivi sui meccanismi fisiopatologici dell’invecchiamento, riducendo l’infiammazione, lo stress ossidativo e la disfunzione endoteliale. Un elemento della dieta mediterranea che incontra sempre più favore è il caffè. I greci di Ikaria sono moderati consumatori di caffè. Il caffè contiene polifenoli e vitamine ad attività antiossidante. Inoltre la caffeina e i suoi metaboliti aumentano la produzione di monossido d’azoto (NO) e migliorano la funzionalità endoteliale. Il caffè sembra anche avere attività antiaggregante.
2. Attività fisica. Circa il 90% degli uomini e il 70% delle donne di Ikaria con più di 80 anni, svolge costante attività fisica di grado moderato o elevato. Anche in questo caso, è noto che una costante attività fisica, oltre a un effetto favorevole sui classici fattori di rischio cardiovascolare, previene l’infiammazione e riduce lo stress ossidativo. Inoltre ha un effetto diretto anti-aging, rallentando l’accorciamento dei telomeri.
3. Fumo. La percentuale di fumatori tra gli anziani di Ikaria è particolarmente ridotta (17% degli uomini, 7% delle donne). Anche in questo caso il fumo di sigaretta (tabacco o elettronica) promuove infiammazione, stress ossidativo e disfunzione endoteliale.
4. Ambiente. L’inquinamento ambientale, attraverso I composti che vengono inalati, aumenta lo stress ossidativo, promuove l’infiammazione, induce disfunzione endoteliale e irrigidimento delle arterie. Inoltre influenza direttamente il processo di invecchiamento promuovendo l’accorciamento dei telomeri e aumentando la metilazione del DNA. Anche il clima può avere un effetto positivo sulla longevità. Sardi e Greci godono di un clima relativamente mite, mentre un’indagine su 15 grandi città europee ha dimostrato che temperature invernali più basse si associano a un eccesso di mortalità cardiovascolare e respiratoria, specie negli anziani.
J Amer Coll Cardiol (IF=20.589) 77:189,2021. doi: 10.1016/j.jacc.2020.11.023.